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Un weekend fra i castelli dell'Alta Sabina

Un tour di tre giorni per i castelli meglio conservati dell’Alta Sabina, dall’antico maniero di Orvinio all’imponente fortilizio di Roccasinibalda, con tappe intermedie nella valle dell’olio, nella val Canera all’ombra del Monte Tancia, fino a Torricella in Sabina. Sessantasei chilometri in tutto, per una viaggio nel Medioevo, immersi nelle verdi vallate di ulivi e nella natura fitta dei boschi e dei Monti Sabini, accompagnati dai sapori intensi dell’olio della Sabina e dei prodotti tipici locali.

Da Orvinio a Roccasinibalda passando per  Scandriglia, Frasso Sabino, Casaprota, Montenero e Torricella in Sabina
 

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immagine della tappa a Orvinio

Immagine di Orvinio Il nostro viaggio nel Medioevo dell’Alta Sabina inizia da Orvinio, incluso fra i “Borghi più belli d’Italia”, è il più alto dei comuni del Parco Nazionale dei Monti Lucretili. Ubicato al confine con l’Abruzzo, tra la via Salaria e la via Tiburtina, lo raggiungiamo da Roma in un’ora, prendendo l’uscita Vicovaro dell’A 24 e proseguendo sulla SS 314 attraverso la natura avvolgente del Parco. Il suo Castello domina ancora oggi dalla parte più alta l’intero abitato. Di antichissima fondazione (IX sec), fu più volte rimaneggiato dalle varie famiglie nobili al vertice, tra cui gli Orsini, fino a raggiungere l’aspetto attuale nel 1600 con i Borghese.
 

immagine della tappa b Scandriglia

Immagine di Scandriglia Quattordici chilometri attraverso il Parco dei Monti Lucretili percorrendo la Via Provinciale per Orvinio e raggiungiamo Scandriglia, anch’essa comune del Parco. Nei dintorni visitiamo il Castello di Ponticelli, molto ben conservato, spesso scelto come scenario d’eccezione per feste e sagre che rievocano tradizioni paesane. Di proprietà dell’Università Agraria locale, fu fondato anch’esso intorno all’anno mille per poi passare dall’utilizzabilità dell’Abbazia di Farfa a quelle di varie famiglie fino agli Orsini

immagine della tappa c Frasso Sabino

Immagine di Frasso Sabino Da Scandriglia prendiamo via San Martino che ci riporta sulla via Salaria per raggiungere Frasso Sabino, a soli 12 km di distanza. L’ingresso in paese è molto suggestivo considerato che, percorsa una strada piuttosto stretta, lungo la quale ha sede il Comune, ci ritroviamo subito su un piccolo slargo dominato dall’imponente incastellamento rialzato del borgo storico, racchiuso nelle intatte mura fortilizie da cui spunta una grande torre a pianta circolare e il Castello. Fondato tra il XV e il XVI secolo dagli Sforza-Cesarini, è stato più volte rimaneggiato e, purtroppo, molti pregevoli affreschi che decoravano le stanze interne sono andati distrutti dall’incuria e dal tempo.

immagine della tappa d Casaprota

Immagine di Casaprota Dopo una cena a base di specialità locali, arricchite dallo splendido olio della Sabina DOP prodotto in questa zona piena di dolci colline e vallate coltivate ad ulivi, e una notte di meritato riposo in uno degli incantevoli agriturismi o B&B della zona, ci muoviamo in direzione Casaprota. Distante 12 km da Frasso, ubicato sulla riva destra del fiume Farfa, a poca distanza dall’Abbazia di Farfa, di cui fu proprietà nel X secolo, raggiungiamo il grazioso borgo, attraverso la via Mirtense e poi qualche chilometro di via Salaria. Il Castello, fondato nel 1200, e la sua torre a pianta circolare, sono oggi parte integrante del borgo storico.

immagine della tappa e Montenero Sabino

Immagine di Montenero Sabino Appena 5 chilometri percorsi su via Guglielmo Marconi e raggiungiamo Montenero Sabino, immerso fra i fittissimi boschi dei Monti Sabini e affacciato sulla Val Canera, all’ombra del Monte Tancia, tra due torrenti, il Riella e Petraro. Il suo Castello Baronale, costruito nell’XI secolo, domina dall’alto di una collina tutto il costone su cui si sviluppano le uniche due file di case che corrono lungo il corso principale fino alla parte opposta del paese su cui sorge la settecentesca Chiesa di San Cataldo. Molto ben conservato all’esterno, caratterizzano da una struttura compatta e imponente a pianta quadrata con due torrioni laterali e un portale ad arco del 1600, questo antico maniero custodisce all’interno pregevoli affreschi, soprattutto rappresentanti stemmi che decorano soffitti e pareti di alcune stanze. Di proprietà degli Orsini, a breve ospiterà una delle sedi dell’Università La Sapienza di Roma.

immagine della tappa f Torricella in Sabina

Immagine di Torricella in Sabina L’indomani ci rimettiamo in viaggio per visitare gli ultimi due castelli del nostro affascinante tour, quattordici chilometri sulla via Salaria Vecchia e giungiamo a Torricella in Sabina, grazioso paesino adagiato su una collina. Del suo Castello, di proprietà dei Brancaleone, resta solo l’antica torre, affiancata dal palazzo Cesarini che prese il posto del fortilizio. Bellissimo anche il borgo medioevale di Ornaro, una delle due frazioni di Torricella, che domina dall’alto di uno sperone di roccia la via Salaria, all’altezza del km 64 e sviluppato intorno all’imponente struttura del Castello di proprietà degli Orsini.

immagine della tappa g Rocca Sinibalda

Immagine di Rocca Sinibalda Il nostro percorso fra le antiche rocche difensive del Medioevo si conclude a Rocca Sinibalda, conosciuta in tutto il mondo per il suo magnifico Castello Sforza-Cesarini. Splendido complesso fortilizio ancora in perfette condizioni, grazie anche alle continue opere di restauro. Fu costruito nel 1500 dai Cesarini e vide, nei secoli, un susseguirsi di proprietari, fino ad essere recentemente acquistato da un barone siciliano. All’esterno è caratterizzato da grandi mura lungo cui si sviluppa una rampa che porta ad un cortile con il pozzo. Da qui delle scale scendono nelle cantine mentre un’altra rampa conduce ai piani superiori, tra cui il piano nobile, con stanze di notevoli dimensioni finemente affrescate. Percorrendo il corridoio fino in fondo, il percorso si conclude con una loggia da cui godere di un panorama eccezionale sui monti circostanti.

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